La Corte dei Conti concede 60 giorni al Comune di Campione d’Italia per <adottare provvedimenti che permettano di ripristinare gli equilibri finanziari>. Oltre questo termine, in assenza degli interventi richiesti, i giudici contabili non vedono altra possibilità se non il dissesto finanziario del municipio.
<Ove dovesse essere verificata l’impossibilità di adottare efficacemente le procedure per superare le criticità in atto – si legge nella delibera della Corte dei Conti – il Comune è tenuto a procedere autonomamente e immediatamente alla dichiarazione di dissesto, evitando il prodursi di ulteriori danni alle finanze comunali che potrebbero esporre i soggetti coinvolti a responsabilità erariale>.
La situazione finanziaria del Comune di Campione è da tempo critica. La crisi va di pari passo con la difficoltà del Casinò, alle prese con l’istanza di fallimento presentata dalla procura di Como. La Corte dei Conti ha convocato il sindaco, Roberto Salmoiraghi e ha chiesto garanzie sulla possibilità di evitare il tracollo.
I giudici contabili hanno analizzato i bilanci del Comune e hanno evidenziato <l’esistenza di una grave situazione di squilibrio finanziario connotata da una persistente crisi di liquidità che, nonostante il reiterato ricorso all’anticipazione di tesoreria per la massima somma consentita, ha impedito al Comune di provvedere al tempestivo pagamento dei propri impegni di spesa anche nei confronti dei dipendenti>.
Alla luce dell’ultimatum della Corte dei Conti, non è escluso l’avvio di una procedura di mobilità che potrebbe coinvolgere gli oltre 100 dipendenti del municipio. L’ipotesi iniziale di un taglio degli stipendi del personale infatti, dalle ultime dichiarazioni dello stesso sindaco non sarebbe più sufficiente.