Cresce il numero dei soggetti che si sono messi in regola con le vaccinazioni ma aumentano i casi di morbillo tra gli adulti non vaccinati. Lo dimostrano i dati forniti dall’Ats Insubria. Dalla rilevazione effettuata al 20 marzo sono diminuiti ulteriormente, rispetto al 31 dicembre 2017, i soggetti inadempienti alla vaccinazione, appartenenti alle fasce d’età tra 0 e 16 anni, per il tetano e per il morbillo (indicatori il primo per la vaccinazione esavalente e il secondo per l’Mpr – morbillo, parotite e rosolia). Per il tetano si è passati da 15.989 soggetti non vaccinati a 12.320 (6.1% del totale popolazione), mentre per il morbillo da oltre 17mila a quota 14mila (7.0%).
Tendenza che viene registrata anche nell’Asst Lariana dove gli inadempienti al tetano sono calati di 247 unità mentre per il morbillo si è passati da 5.726 a 5.467.
“L’analisi dei dati indica che per entrambe le vaccinazioni siamo sulla buona strada per recuperare i non vaccinati con l’obiettivo di raggiungere la copertura del 95%”, fanno sapere dall’Ats.
Le percentuali sono destinate a salire, perché sono 1500 i soggetti che hanno effettuato la prenotazione per la vaccinazione prima del termine dell’anno scolastico 2017/2018.
Non è tutto: per quanto riguarda l’allarme lanciato dall’Istituto Superiore di Sanità per l’aumento del numero di adulti colpiti da casi di morbillo anche l’Ats Insubria registra questo fenomeno. Oltre al numero di casi concentrato nella fascia di età di offerta della vaccinazione si è assistito ad un progressivo spostamento in avanti dell’età relativa al tasso di incidenza più elevato: dai 5 – 9 anni del 2002 si è infatti passati ai 30-34 del 2017. Per questo motivo l’azienda sanitaria ricorda che i centri vaccinali offrono la vaccinazione gratuita per il morbillo anche a tutti gli adulti e che la stessa è particolarmente consigliata ai soggetti a rischio per patologia.