Il vescovo Oscar Cantoni accompagna i fedeli comaschi verso la Pasqua con i tradizionali riti della Settimana Santa.
Giovedì Santo 29 marzo: Santa Messa del “crisma”
Alle ore 9.45: dalla chiesa di San Giacomo si comporrà la solenne processione di ingresso verso la chiesa Cattedrale.
Alle ore 10.00: il vescovo presiederà la concelebrazione della Santa Messa Crismale quale segno della stretta comunione tra il Pastore della Chiesa locale e i suoi fratelli nel Sacerdozio ministeriale. Poiché il Giovedì santo si fa memoria dell’istituzione del sacerdozio, i presbiteri presenti alla celebrazione, presieduta dal vescovo ed unica per tutta la diocesi, rinnovano pubblicamente le loro promesse di fedeltà a Cristo e alla Chiesa.
Nel corso di questa intensa celebrazione vengono benedetti:
l’olio dei catecumeni che servirà per l’unzione dei bambini e degli adulti che celebrano il battesimo;
l’olio degli infermi con il quale si ungeranno gli ammalati;
il sacro Crisma (olio misto a preziose fragranze profumate, alcune provenienti dalla diocesi di Locri, dalla Terra Santa e da alcuni monasteri) con il quale si ungeranno i battezzati, i cresimati, i nuovi sacerdoti, i nuovi altari e le nuove chiese. A conclusione della celebrazione i Santi Olii saranno consegnati alle parrocchie nella chiesa di San Giacomo. Sarà possibile ritirarli dopo la celebrazione o nel pomeriggio del Giovedì o il Venerdì Santo mattina, fino alle ore 12.00.
TRIDUO PASQUALE
Con la celebrazione serale del Giovedì Santo ha inizio il triduo
“della morte sepoltura e risurrezione” del Signore “centro di tutto l’anno liturgico”
Alle ore 18.30 di giovedì 29 marzo, in Cattedrale,
si celebrerà la messa vespertina pontificale della “Cena del Signore”.
In tutte le parrocchie della diocesi sono presentati all’inizio della celebrazione gli oli santi benedetti dal vescovo nella messa crismale.
I temi dominanti la celebrazione eucaristica, nella quale si fa memoria dell’ultima cena di Gesù, sono: l’istituzione dell’Eucaristia e del sacerdozio ministeriale e il comandamento dell’amore fraterno. La liturgia, pertanto, propone:
il rito della lavanda dei piedi. Il vescovo, richiamando il gesto di Gesù che amò i discepoli fino alla fine, laverà i piedi a 12 persone (volontari e ospiti della Caritas diocesana) che rappresentano i 12 apostoli.
La solenne reposizione e l’adorazione prolungata dell’Eucaristia che, a conclusione della celebrazione, sarà animata dalla parrocchia di San Fedele.
Venerdì Santo 30 marzo
ore 9.00: Liturgia delle ore con i Canonici del Capitolo.
ore 15.00: dalla Basilica della Santissima Annunciata, Processione del Santissimo Crocifisso (quest’anno, come annunciato dalla rettoria del Santuario, il percorso sarà all’interno della Città Murata, il cosiddetto “giro lungo”, con la benedizione del lago).
ore 18.30: Solenne Azione Liturgica. Basilica Cattedrale.
L’ingresso del celebrante è caratterizzato da una profonda austerità legata al tono dell’intera celebrazione:
non viene eseguito alcun canto;
la processione d’ingresso si snoda accompagnata da un profondo silenzio e si conclude con la prostrazione del Vescovo dinanzi l’altare.
Gli altri momenti della celebrazione sono:
La liturgia della Parola durante la quale si legge la Passione del Signore secondo il vangelo di Giovanni e si propone l’antica preghiera universale.
L’adorazione della Croce.
La comunione con il Pane Eucaristico consacrato durante la Messa del Giovedì Santo.
Sabato Santo 31 marzo
ore 9.00: Liturgia delle ore con i Canonici del Capitolo.
È il giorno del grande silenzio – perché – come dice un’antica omelia, «il Re dorme. La terra tace perché il Dio fatto carne si è addormentato ed ha svegliato coloro che da secoli dormono». La Chiesa medita il silenzio di Cristo nella tomba e veglia con Maria il mistero straordinario della morte di Dio fatto uomo per noi.
ore 21.00: Veglia Pasquale, nella Basilica Cattedrale. è la madre di tutte le veglie; essa si colloca al cuore dell’Anno liturgico, al centro di ogni celebrazione. Nella notte i cristiani celebrano la vera pasqua, la liberazione dalla schiavitù del peccato e della morte. Cristo nostra Pasqua è risorto. La liturgia prevede:
il Lucernario con la benedizione del fuoco nuovo, l’accensione del Cero pasquale che rimarrà acceso per 50 giorni, l’accensione delle candele dei fedeli e di tutta la chiesa, il canto dell’antico inno dell’Exsultet che inneggia a Cristo luce del Mondo;
la liturgia della Parola che ripercorre la storia della salvezza dalla Creazione alla risurrezione del Cristo;
la liturgia battesimale (sin dai primi secoli la Chiesa celebra la notte di Pasqua il Battesimo);
la liturgia eucaristica.
Durante la Veglia il Vescovo celebra i sacramenti dell’ Iniziazione Cristiana per gli adulti (quest’anno sono 8), eletti ai Sacramenti pasquali: il Battesimo, la Confermazione e l’Eucarestia.
Domenica di Risurrezione del Signore, 1 aprile
In Duomo, alle ore 10.00, il vescovo celebrerà il Pontificale con la Benedizione papale. è il giorno assolutamente nuovo per l’umanità, giorno che illumina la storia del mondo e inaugura la nuova creazione.
Alle ore 18.00 i Vespri battesimali concluderanno le celebrazioni del Triduo Pasquale.