Un quadro in miglioramento è quello che emerge dall’indagine svolta da Unindustria Como sull’andamento dell’economia manifatturiera comasca del mese di febbraio. Rispetto a gennaio, sono aumentate le aziende con risultati in crescita rispetto a quelle con performance in calo. Una situazione che ha caratterizzato tutti i principali settori dell’economia comasca, compresi il tessile e il metalmeccanico. L’andamento degli ordinativi provenienti dall’Italia in febbraio rispetto a gennaio è risultato in miglioramento per il 33,8% del campione di aziende intervistate, contro il 24,6% di quelle con un livello di ordini in calo. Più statico il mercato estero, con il 59,3% di imprese che non ha registrato variazioni sostanziali tra gli ordinativi dei due mesi. L’attività produttiva si è mantenuta costante per il 45,9% delle aziende, mentre la quota di imprese che ha visto crescere la produzione è risultata il doppio di quella che ha segnalato un calo. Molto positivo il dato relativo al fatturato, con la maggioranza relativa del campione che in febbraio ha registrato un incremento delle vendite rispetto a gennaio. In miglioramento anche il dato sui casi di insolvenza e di ritardo nei pagamenti, che interessa circa quattro imprese su dieci. Per quanto riguarda la liquidità, il numero di aziende che ritiene la propria situazione finanziaria soddisfacente (32,3%) supera quello delle imprese che ritengono che essa debba essere migliorata (23,1%). Alla luce di questo quadro positivo, gli imprenditori comaschi continuano a guardare il futuro con ottimismo. “Più lavoro, più crescita, meno debito pubblico. Senza smontare le cose fatte. Sono i capisaldi delle Assise Generali di Confindustria – osserva Fabio Porro, Presidente di Unindustria Como – che si sono svolte lo scorso febbraio e che rappresentano le missioni – paese poste all’attenzione dei candidati alle elezioni nazionali e regionali. Nel mese in cui i dati raccolti registrano un sostanziale miglioramento in tutti i settori ed un diffuso ottimismo, l’agenda economica messa a punto a Verona, proprio durante la rilevazione, assume ancor più importanza perché ora è davvero arrivato il momento di mettere al centro l’impresa ad ogni livello di governo. Occorre aumentare la competitività e prepararsi al futuro – conclude il Presidente di Unindustria Como – attraverso un forte lavoro sulle competenze che renda il nostro Paese più inclusivo per i giovani e, in una parola, più sostenibile”.