Il Comune di Como ha deciso. Dal prossimo anno scolastico la gestione del servizio di ristorazione sarà di tipo misto, con la cessione del 53% della preparazione dei pasti destinati alle scuole a un gestore esterno che verrà scelto tramite apposito bando di concorso, che dovrebbe essere pronto presumibilmente tra giugno-luglio, ovviamente prima della riapertura delle scuole. La giunta di Palazzo Cernezzi ha deliberato l’indirizzo per la sperimentazione della parziale esternalizzazione del servizio di ristorazione scolastica.
Sul futuro delle mense scolastiche, soprattutto per scongiurare la chiusura di alcune cucine, si erano espressi i sindacati che solo una settimana fa avevano organizzato un presidio di insegnanti, lavorati e genitori ai lavori della commissione consiliare, convocata a Palazzo Cernezzi.
A usufruire del servizio esterno saranno quegli istituti non dotati di cucina e che già attualmente ricevono i pasti, con l’aggiunta di quattro scuole che per caratteristiche particolari o per necessità di adeguamenti, hanno cucine che non possono essere mantenute in funzione. Si tratta delle scuole di via Alciato, di Breccia, di Prestino e di Monteolimpino. Tutte le altre continueranno a funzionare grazie all’attività del personale a tempo indeterminato attualmente già impegnato con la stessa mansione.
“L’obiettivo primario perseguito dall’amministrazione – si legge nella nota di Palazzo Cernezzi – rimane mantenere elevato il livello qualitativo dei pasti serviti, nel rispetto dei principi di sicurezza alimentare”.