Il parroco di Grandate don Roberto Pandolfi si schiera apertamente a favore del sindaco di Como Mario Landriscina e della sua contestata ordinanza anti-accattonaggio, diventata nel periodo natalizio un caso nazionale.
Il sacerdote ha espresso senza giri di parole la sua posizione sulle riflessioni che pubblica abitualmente sul sito della parrocchia. “Fino a che punto l’assistenzialismo fa bene alla società? – si chiede don Roberto – Chi ha il potere di farlo non può trovare soluzioni rispettose di tutti, del venditore africano o italiano o americano o russo e della vecchietta importunata? Capisco che non sia facile. Ma almeno bisogna provarci. Le ordinanze dei sindaci sono anche questo: un modo per provare a risolvere i problemi. Si potrà anche sbagliare, ma almeno ci si prova”.
Don Roberto fa il resoconto di una mattinata trascorsa in giro per Como. Dall’autosilo al Duomo passando per via Vittorio Emanuele e via Luini, il sacerdote segnala l’incontro con mendicanti più o meno insistenti, senzatetto e venditori di libri e oggetti vari. “Chissà – riflette don Roberto – forse è più facile vedere Gesù nel tabernacolo piuttosto che vederlo in tutte quelle persone che ho incontrato prima di entrare al Duomo. Ma mi viene da pensare che anche le povere vecchiette braccate dai suddetti “Gesù” sono Gesù. E che non tutti i mendicanti sono poveri. E che la maggior parte di loro, vista l’età, potrebbe tranquillamente andare a lavorare”.
Il parroco di Grandate, ex esorcista della Diocesi, già parroco di San Giuliano, non manca di rivolgersi direttamente anche ai fedeli della sua parrocchia e ai cristiani in generale. “Molti, troppi, si approfittano del nostro essere cristiani e ci ricattano moralmente – scrive don Pandolfi – Se non diamo l’elemosina ci sentiamo in colpa e così continuiamo a foraggiare parassiti, alcolizzati, sfruttati e sfruttatori. Non è dignitoso per una persona vivere di elemosina. E se lo fa per scelta non può avermi come complice delle sue scelte, che reputo sbagliate>.
<Noi cristiani – conclude il parroco di Grandate – dovremmo tener presente che Gesù dobbiamo vederlo in tutti. Anche nei sindaci e nei vigili>.
CONDIVIDO IL PENSIERO DI DON PANDOLFI,MI AUGURO CHE DALLA CURIA NON RICEVA “IL CARTELLINO ROSSO” COME
LO HA AVUTO LO SCORSO ANNO DON ANDREA STABELLINI!