Entro giugno 2019 i giardini a lago saranno riqualificati. Dopo il concorso internazionale promosso dalla precedente amministrazione comunale e la premiazione del progetto avanzato da un gruppo di architetti emiliani, l’iter riprende il via dopo un periodo di stop. “È stato approvato il disegno preliminare – spiega l’assessore a Parchi e Giardini, Marco Galli – Ora avremo diversi incontri in commissione, poi il progetto passerà in consiglio comunale. L’intervento, secondo le disposizioni di Regione Lombardia, dovrebbe iniziare a gennaio 2019 e terminare entro giugno dello stesso anno”. Sei mesi, quindi, a disposizione per dare un nuovo volto ai giardini a lago, uno dei simboli e dei biglietti da visita della città. “Dobbiamo cercare di correre per restare nei tempi stabiliti – aggiunge Galli – Abbiamo ereditato il progetto dalla precedente amministrazione; una commissione ha decretato il vincitore dopo aver valutato una decina di disegni. È stato scelto quello che meglio si inserisce in una visione armonica complessiva del lungolago, che non andrà a toccare la passeggiata che si estende da Villa Olmo a Villa Geno”. Il progetto prevede un percorso d’acqua che – come spiega l’assessore – verrà ridimensionato rispetto al disegno originale presentato. L’ampia area sportiva, che prevedeva, tra le altre cose, un campo di beach volley e uno di calcetto, è stata eliminata, per “una questione di costi e di difficoltà di gestione”. Il bando definisce una spesa di un milione e mezzo, spesa che – come dichiara l’assessore – “si cercherà di ridurre”. A breve una mostra esporrà alla cittadinanza i migliori progetti selezionati dal concorso.
Insomma, un studio di architettura vince il concorso bandito dall’amministrazione Lucini per la riqualificazione dei giardini pubblici che si affacciano sul lago; quindi dovrebbe essere logico che l’amministrazione, che nel frattempo è succeduta, dia corso a quel progetto.
E invece no!!!
Ridimensiona qui, togli di là, quel che resta, probabilmente nulla c’entrerà con il lavoro originario.
E anche questa volta si conferma ciò che aveva fatto acutamente notare un lettore: il principale programma di questa amministrazione pare essere quello di cancellare quanto fatto dalla precedente