<Non volevamo Molteni morto. Solo qualche scherzetto così, non la morte>. Dichiarazioni shock al processo per l’omicidio di Alfio Vittorio Molteni di Antonietta Caimi, la mamma di Daniela Rho, la moglie della vittima, accusata di essere il mandante degli atti intimidatori culminati nell’omicidio. L’architetto è stato ucciso la sera del 14 ottobre 2015 davanti alla sua abitazione di Carugo.
Nell’udienza di oggi, sono stati chiamati a testimoniare i familiari di Daniela Rho. Oltre alla mamma, il padre Armando e il fratello Ivano, oltre all’avvocato dell’azienda Franco Brucoli. Dalla causa che l’azienda aveva intentato contro Alfio Vittorio Molteni ai rapporti della famiglia con l’architetto dopo la separazione da Daniela, i parenti della donna hanno ricostruito il periodo precedente all’omicidio e il giorno dell’arresto della Rho e del commercialista e amante Alberto Brivio. <Solo dopo l’arresto ho cominciato a sospettare che mia sorella potesse in qualche modo essere coinvolta, prima non avevo mai dubitato>, ha detto Ivano Rho. <Avevo piena fiducia in mia figlia – ha detto il padre. Non sapevo niente e non ho mai sospettato nulla>.
La mamma di Daniela ha invece parlato letteralmente di <scherzetti> facendo riferimento agli atti intimidatori che la figlia avrebbe progettato. <Non lo volevamo morto – ha detto Antonietta Caimi – Solo che si comportasse diversamente>. E ha poi puntato il dito contro Alberto Brivio. <Era lui che conosceva le persone della malavita e le mandava. Daniela non le conosceva>.