Sono circa 3mila i bambini da zero a sei anni non in regola con i vaccini obbligatori. Sono questi i dati rilevati alla data del 28 febbraio dall’Ats Insubria, che comprende i territori di Como e Varese. Un migliaio di loro sono lariani.
I giovani che non sono in regola con le vaccinazioni non possono essere ammessi a scuola. Dei circa 50mila piccoli di Como e Varese – all’entrata in vigore della decreto del ministro della Salute Beatrice Lorenzin – ne risultavano non in regola circa 5mila. Al 28 febbraio ne sono stati recuperati 1.568.
La legge sui vaccini obbligatori ha contribuito ad aumentare le richieste. Le vaccinazioni effettuate in più rispetto al 2016 sono state 6.786 con un incremento pari a poco più del 9%, fa sapere l’Asst Lariana.
Lo scorso fine settimana, sabato 10 marzo, era il termine ultimo per presentare la documentazione relativa ai vaccini. La pena, in caso di inadempienza, è la mancata ammissione a nidi e materne per i bambini fino a sei anni, e multe da 100 a 500 euro per le famiglie dei ragazzi “non in regola” che frequentano la scuola dell’obbligo.
Per questo sono iniziate attività di recupero presso i centri vaccinali delle Asst e sono stati sottoposti a vaccinazione, per una o più dosi mancanti, 5.200 giovani.
Si è assistito dunque a un lieve ma significativo miglioramento delle coperture vaccinali soprattutto nei bimbi della prima infanzia.
Un dato rilevante: la copertura per la vaccinazione morbillo, parotite e rosolia, che negli ultimi anni aveva registrato un andamento in continuo decremento, scendendo dal 95% nel 2014 al valore del 91% nel 2016, lo scorso anno ha invertito la tendenza negativa raggiungendo al 31 dicembre 2017 il 93%.