A rischio l’export italiano in America a causa dei dazi voluti dal presidente Donald Trump sulle importazioni di acciaio e alluminio. Le tasse doganali sono state fissate rispettivamente al 25 e al 10%. Una misura definita dal miliardario americano “una necessità per la sicurezza degli Stati Uniti”, che rischia però di penalizzare i grandi esportatori come l’Italia. E il presidente statunitense è tornato a minacciare una guerra commerciale contro l’Unione Europea sostenendo che potrebbe tassare le auto europee se l’Ue reagirà ai dazi imposti all’import di acciaio e alluminio.
Anche il territorio comasco potrebbe risultare penalizzato da questa nuova misura. Analizzando i dati elaborati dall’Ufficio Studi della Camera di Commercio di Como, relativi al periodo gennaio-settembre 2017, emerge che il valore di interscambio commerciale tra Como e gli Stati Uniti raggiunge i 32.828 euro per i prodotti della siderurgia, i 13.829.000 per tubi, condotti, profilati cavi e relativi accessori in acciaio, i 2.560.000 per gli altri prodotti della prima trasformazione dell’acciaio, i 7.306.000 per i metalli di base preziosi, gli altri metalli non ferrosi e i combustibili nucleari e infine 14.460 euro per i prodotti della fusione della ghisa e dell’acciaio. Il valore totale dell’export comasco verso gli Stati Uniti ammonta a settembre 2017 a oltre 253 milioni. In aumento rispetto allo stesso periodo del 2016, quando il dato si fermava a 248 milioni, ma in calo rispetto al 2015, quando si raggiungeva quota 256.306.000. I tessuti, gli altri prodotti tessili e gli articoli di abbigliamento, esclusi quelli in pelliccia, con un export di oltre 25 milioni ciascuno, rappresentano i prodotti più esportati. In seconda posizione i mobili, che raggiungono un valore di quasi 45 milioni, in crescita rispetto agli anni precedenti.