A ridosso del 10 marzo, termine previsto per presentare alle scuole le certificazioni emesse dall’Ats di riferimento che attestino formalmente i dieci vaccini obbligatori per i bambini e i ragazzi fino ai 16 anni, l’assessore regionale Giulio Gallera fa sapere che nessun bambino sarà escluso da scuola fino al completamento delle verifiche delle Ats. Per coloro che hanno ricevuto l’appuntamento dopo il 10 marzo, sarà sufficiente la documentazione rilasciata dal Centro vaccinale. “Entro il 20 marzo come da Circolare ministeriale – ha detto Gallera – le scuole invieranno gli elenchi di coloro che non hanno presentato la documentazione richiesta. A quel punto saranno i Centri vaccinali a verificare ogni singola situazione per accertare che dietro l’inadempienza ci sia l’effettiva volontà di non vaccinare i bambini e non un errore o una dimenticanza. Per questo motivo solo a conclusione di tale verifica si potrà effettivamente dichiarare l’inadempienza”. “Al 31 dicembre 2017 – ricorda l’assessore – in Lombardia erano 31.417 su 184.398 pari a una media del 17,04%, i soggetti inadempienti che sono stati sottoposti alla vaccinazione prevista dalla legge, per una o più dosi mancanti, appartenenti alle 15 coorti di nascita (2001/2015) che contano una popolazione complessiva di 1.409.500 bambini e ragazzi che frequentano gli asili nido, le scuole materne, elementari, primarie e secondarie di 1° e 2° grado, fino ai 16 anni. Dei 49.815 che appartengono alla fascia d’età da 0 a 6 anni, è stato invece vaccinato più del 30%”.