Palombari esperti della Marina Militare al lavoro a Cernobbio per recuperare ordigni esplosivi bellici ritenuti pericolosi trovati sul fondo del lago, a una ventina di metri da Villa Pizzi. I sub hanno lavorato dal 6 marzo scorso a oggi e hanno recuperato 4 bombe a mano e 8 da mortaio e un proiettile perforante.
I palombari del Gruppo Operativo Subacquei del Comando Subacquei ed Incursori della Marina Militare sono arrivati sul Lario dalla Liguria su richiesta della prefettura di Como, che ha disposto e coordinato un intervento di bonifica ritenuto urgente. I residuati bellici erano a poca distanza dalla riva, a una profondità variabile tra i 15 e 26 metri.
<Le operazioni subacquee per il recupero di ordigni esplosivi sono di per sé complesse e delicate e nei laghi prealpini lo sono ulteriormente per la temperatura dell’acqua molto fredda in inverno – ha spiegato il Comandante del Nucleo Angelo Pistone – Inoltre, il fondale del Lago di Como tende a crescere molto rapidamente tanto da raggiungere le centinaia di metri allontanandosi di poco dal litorale. Questo è un fattore di rischio ed è importante porre la massima attenzione per non compromettere la sicurezza dei nostri uomini>.
Al termine delle operazioni i palombari hanno recuperato un proiettile perforante da 155 mm, 8 bombe da mortaio e 4 bombe a mano che questa mattina sono stati consegnati agli artificieri dell’Esercito del 10° Reggimento Genio Guastatori di Cremona che provvederanno a farli brillare in una cava.