In programma questa sera a Cantù, allo scadere dei venti giorni dalla richiesta formulata per iscritto dalle opposizioni, l’atteso consiglio comunale convocato dalla conferenza dei capigruppo lo scorso mese di febbraio, nel quale dovrà essere riavviata la procedura di incompatibilità per il sindaco Edgardo Arosio. Il caso è riesploso dopo la decisione del Tar che, accogliendo il ricorso del fratello del sindaco, Armando Arosio, e della sua impresa di pompe funebri, ha di fatto reso nuovamente incompatibile il primo cittadino di Cantù.
L’amministrazione potrebbe fare ricorso al Consiglio di Stato, ma la situazione appare molto complicata. Dopo la sentenza che ha annullato il provvedimento con cui il Comune aveva tolto all’impresa del fratello del sindaco l’appalto sui servizi funebri, i margini di manovra sembrano essersi molto ridimensionati. Una sentenza di parere opposto del Consiglio di Stato rimetterebbe le cose a posto, ma i tempi della giurisdizione amministrativa sono sempre molto lunghi e gli effetti del pronunciamento in primo grado sono immediati. Il sindaco, dopo aver ricevuto la notizia della sentenza, si è da subito detto deciso ad andare avanti, escludendo l’ipotesi dimissioni. Le minoranze sono andate immediatamente all’attacco, chiedendo la convocazione in temi brevi dell’assemblea cittadina, per evitare di trascinare ulteriormente la situazione di incertezza che si è venuta a creare. Stasera si capirà quindi quali passi la maggioranza vorrà compiere per mettere un punto sulla questione.