Anche i boschi ci osservano, grazie agli occhi elettronici nascosti tra le fronde, i sassi e i tronchi. Si tratta degli ecocontatori, 19 centraline a sensore piroelettrico o a lastra acustica, collocati da ERSAF, l’Ente Regionale per i Servizi all’Agricoltura e alle Foreste, a partire dal 2009 in nove foreste regionali. Strumenti che servono a registrare il numero dei visitatori, per quantificare la fruizione dei boschi e orientare eventuali interventi di sistemazione e miglioramento delle strutture esistenti, a partire dai sentieri. Nel comasco ne sono stati posizionati 5, tutti nella foresta dei Corni di Canzo, che conta il valore massimo di 68.418 passaggi annuali a Primalpe. In seconda posizione nel 2017 per numero di visitatori si colloca il sentiero geologico di Canzo, con oltre 52mila passaggi, a cui seguono lo Spirito del Bosco con 31mila, la riserva naturale Malascarpa, con 5.800, che però nei giorni festivi vede quasi triplicare la media degli escursionisti, e infine la Colma Val Ravella, con 3400 passaggi. “ERSAF gestisce 20 foreste e 6 Riserve Naturali – commenta la presidente Elisabetta Parravicini – La conoscenza precisa dei dati di flusso consente di valutare eventuali fenomeni di sovraffollamento turistico e di impatto negativo sugli habitat per meglio indirizzare le scelte pianificatorie e gestionali dell’area favorendo, o limitando, l’uso ricreativo. Sono quindi uno strumento indispensabile per programmare e realizzare le necessarie infrastrutture: sentieri, aree sosta, parcheggi e servizi”.