No della Svizzera ai giovani apprendisti frontalieri. Il Consiglio di Stato invita i datori di lavoro e le associazioni professionali attive in Ticino a dar la precedenza ai residenti. Un invito che di fatto riconferma la linea adottata dal 2013. La residenza in Ticino resta uno dei requisiti da considerare nella modalità di assunzione di un apprendista. Una decisione che arriva dopo la notizia positiva della bocciatura da parte del Gran Consiglio del Ticino sull’iniziativa democentrista “Prima i nostri”, che prevedeva di dare priorità nel mercato del lavoro – a parità di qualifiche – a lavoratori residenti in Ticino. un’idea, quella di “Prima i nostri”, che non poteva essere applicata perché in disaccordo con il diritto federale e i trattati internazionali.
L’approvazione dei contratti di tirocinio per gli apprendisti frontalieri nati nel 1998 o prima di tale data viene tenuta in sospeso “fino a quando tutti i giovani ritenuti idonei nella professione scelta, residenti nel Cantone Ticino, avranno trovato una giusta collocazione”. In caso contrario – si legge nella nota governativa – la Divisione della formazione professionale “è autorizzata a non approvare il relativo contratto di tirocinio”. La campagna di collocamento sarà monitorata attraverso il Gruppo operativo di collocamento a tirocinio diretto dalla Divisione della formazione professionale in collaborazione con l’Ufficio dell’orientamento scolastico e professionale.