Un peruviano di 59 residente nella Bassa Comasca è stato arrestato dai carabinieri con l’accusa di molestie sessuali su due sorelle minorenni, nipoti acquisite dell’uomo. Le violenze sarebbero iniziate nel 2012, quando le bambine avevano 7 e 8 anni e sarebbero proseguite fino a poche settimane fa, quando una delle due ragazzine ha trovato la forza, grazia anche all’aiuto della scuola, di raccontare quanto avveniva tra le mura domestiche.
Una denuncia che poi i genitori delle ragazzine hanno formalizzato e che ha dato il via all’indagine lampo dei carabinieri della compagnia di Cantù, che hanno riscontrato quanto stava avvenendo e hanno chiesto e ottenuto un’ordinanza di custodia cautelare in carcere, eseguita la scorsa settimana. L’uomo è rinchiuso al Bassone.
La maggiore delle due ragazzine avrebbe cercato, senza riuscirci, di difendere la sorella supplicando il nonno di risparmiare la piccola. Per minacciare le vittime e imporre loro il silenzio, il 59enne spesso avrebbe usato anche un coltello. Le molestie sessuali, secondo quanto ricostruito dai carabinieri sarebbero state pressoché quotidiane, approfittando dell’assenza dei genitori delle ragazzine, che si fidavano del parente acquisito e gli affidavano le figlie.
Dopo aver saputo della denuncia nei suoi confronti, il 59enne, in due occasioni, il 18 gennaio e il 13 febbraio scorsi avrebbe seguito la più grande delle sorelle, sempre armato di coltello, salendo sul treno che prendeva per andare a scuola solo per minacciarla nuovamente. Da qui la svolta finale delle indagini sfociata nell’arresto.