Vent’anni di carcere. E’ la condanna chiesta dall’accusa per Daniela Rho, la moglie dell’architetto Alfio Vittorio Molteni, ucciso a Carugo, sul cancello di casa, il 14 ottobre del 2015. Questa mattina in Tribunale a Como è iniziato il processo alla donna, che è accusata dalla Procura di essere il mandante degli atti intimidatori culminati nell’agguato mortale a Molteni.
Daniela Rho ha scelto di essere processata con il rito abbreviato che, in caso di condanna, prevede lo sconto di un terzo della pena. La donna, che si stava separando dal marito, secondo l’accusa, voleva fare in modo di allontanare da Molteni le due figlie della coppia e per questo aveva commissionato gli atti intimidatori, in concorso con il commercialista e amante Alberto Brivio.
Oggi Daniela Rho non era presente in aula. Al termine di un lunghissimo intervento, il pubblico ministero Pasquale Addesso, titolare dell’inchiesta, ha chiesto per lei una condanna a vent’anni di carcere. Il magistrato ha chiesto inoltre una condanna a 16 anni per Luigi Rugolo, uno dei presunti esecutori materiali del delitto, a processo con la moglie della vittima.
L’udienza proseguirà domani con l’arringa del difensore di Daniela Rho Giuseppe Sassi. La sentenza però non è prevista neppure per domani. Dovrebbe infatti essere fissata una nuova udienza per le repliche e poi la camera di consiglio e la sentenza.
Il presunto complice di Daniela Rho Alberto Brivio ha scelto invece di difendersi davanti alla Corte d’Assise di Como. Il processo è in corso e domani è prevista una nuova udienza.