Lo spettro dell’ingovernabilità aleggia sul dopo elezioni del prossimo 4 marzo. Lo scenario che appare più probabile è quello di un Paese frammentato che difficilmente potrà avere un governo stabile. Un’ipotesi sulla quale sembrano concordare le segreterie dei partiti comaschi.
Insiste sulla necessità di convincere gli indecisi Alessandro Fermi, coordinatore di Forza Italia e sottosegretario uscente in Regione. <Confido nel fatto che molti degli indecisi si rendano conto dell’importanza del loro voto – dice – Nostro compito è ovviamente richiamarli alle urne per farci votare. Il mio è un vero appello per cercare di invertire la tendenza a non recarsi a votare>.
E’ preoccupato dall’astensionismo Fabio Aleotti, consigliere del Movimento 5Stelle a Como. <La preoccupazione rimane sempre quella legata all’ampio partito dell’astensionismo. Saranno gli indecisi a giocare il ruolo fondamentale, a influire in maniera determinante sul risultato delle elezioni. Noi confidiamo sempre sulla possibilità di andare al governo. Se così non fosse siamo aperti a possibili intese sulla condivisione del nostro programma>.
<Se, dopo il 4 marzo il responso delle urne non fosse unitario, bisognerà capire come procedere – dice Federico Broggi segretario provinciale del Pd – Al momento sembra impensabile poter trovare larghe intese con il Movimento 5 Stelle, i cui esponenti hanno sempre rifiutato ogni tipo di collaborazione su ogni iniziativa, attaccando spesso in modo strumentale le proposte del Pd. Le larghe intese sembrano di difficile realizzazione anche con il Centrodestra, specialmente con Lega e Fratelli d’Italia, che promuovono valori antieuropeisti>.
Emilio Russo, rappresentante di Liberi e Uguali, auspica invece una revisione della legge elettorale dopo il voto. <Si prospetta l’ingovernabilità e ciascuno si assumerà le proprie responsabilità – dice – Si dovrà lavorare per una nuova legge elettorale. Non possiamo condividere che si vada al voto di nuovo con il rosatellum. Il risultato costringerà il Pd a fare i conti con la sua presumibile sconfitta e modificare la linea politica che ha portato alla rottura nel centrosinistra>.