Tra i cinque e i seimila franchi svizzeri al mese per un croupier, circa 60mila franchi all’anno per uno chasseur, un fattorino, e seimila franchi mensili per un cartier, l’addetto al controllo delle carte ai tavoli dopo l’uso. Ovviamente mance escluse, che, anche se difficile da quantificare, si aggirano ad oggi attorno ai 500/600 franchi. Ma il fatturato più alto è di chi presta servizio nel comparto amministrativo che raggiunge la cifra di sette, ottomila franchi al mese. Questa categoria di dipendenti, a differenza delle sopra elencate, non lavora nei weekend e nei festivi. Sono questi solo alcuni degli stipendi di alcune tipologie di dipendenti che lavorano al Casinò di Campione.
Ma non è tutto oro quello che luccica perchè come spiega Giovanni Fagone della Cgil, “Campione è territorio italiano però ha i costi svizzeri”. “Guadagnano quanto percepisce un frontaliere – dice Fagone – ci sono poi delle eccezioni. Nel caso dei croupier guadagnano anche 110 mila euro lordi all’anno. La busta paga dipende però dalle condizioni fiscali e dal fatto se si è residenti a Campione d’Italia o se si è iscritti all’Aire o se si è residenti in Svizzera”.
Gli addetti al reparto ristorazione viaggiano invece sui cinquanta,settanta mila franchi annui. “Occorre però sottolineare – spiega ancora il sindacalista – che dal 2012 abbiamo fatto accordi quadro per tagliare il salario e garantire così sia la casa da gioco che la struttura comunale. Campione d’Italia ha una peculiarità: nasce il Casinò per garantire il Comune di Campione. È l’unica eccezione d’Italia”.
Ora il Casinò piegato dalla crisi e soprattutto dal cambio sfavorevole tra euro e franco svizzero, lotta per continuare ad esistere.