L’ipnosi per curare le patologie funzionali di esofago, stomaco e intestino. Un progetto “pilota” che coniuga l’approccio medico con quello psicologico per trattare i pazienti affetti da disturbi quali reflusso, dolore funzionale, diarrea, stipsi, gonfiore addominale e disturbi digestivi.
Si chiama “ASH – Perché il paziente è una persona”, progetto tutto comasco avviato nel 2015 che utilizza un approccio multimodale e integrato. La metodica viene utilizzata nella Gastroenterologia del presidio Sant’Anna di San Fermo della Battaglia.
Le persone finora trattate al Sant’Anna sono state 60 e la risposta alla terapia, valutata attraverso uno studio test, ha mostrato un impatto significativo a lungo termine sulla sintomatologia presentata dal paziente, sulla qualità della vita, sull’ansia, sull’attività sociale, relazionale e lavorativa.
Proprio grazie a questo approccio innovativo nei vari congressi scientifici e regionali si parla già di “Modello Como” . Un modello che può essere esportato alla maggior parte delle specialità in campo medico. L’attivazione di un ambulatorio è prevista per la fine del 2018.
E’ una interessante iniziativa quella di fare uso dell’ipnosi in questo ambito della medicina, alla quale auguro successo e benefici per i pazienti; l’ipnosi oggi è parte integrante della medicina e della psicologia e i suoi orizzonti si allargano sempre di più. Un grazie ai medici e ricercatori che con impegno e passione spingono la loro attenzione in questa direzione a tutto vantaggio delle cure messe in atto.