Il forte odore che proviene dall’impianto di depurazione di Comodepur e le lamentele di residenti e degli stessi cittadini che transitano la zona riportano in auge l’idea di trasferire l’impianto di viale Innocenzo.
Negli anni si è parlato più volte di spostare l’azienda di depurazione, progetto complesso che fino ad ora non si è realizzato. Sono stati invece messe in atto dei correttivi per cercare di abbattere gli odori e ridurre i disagi per i residenti.
Ma la domanda resta la stessa: dove spostarlo?
A parlarne è il sindaco di Como Mario Landriscina, più propenso a studiare l’ipotesi in caverna, non prima però di aver affrontato l’emergenza.
“L’idea del trasloco fuori città mi sembra la meno percorribile perché richiederebbe investimenti troppo alti. Meglio pensare – anche se certamente non più a buon mercato – a un interramento dell’impianto utilizzando le tecniche più avanzate”, spiega il primo cittadino. “L’incontro che nei prossimi giorni l’assessore all’Ambiente Simona Rossotti avrà con i dirigenti di Comodepur servirà proprio a inquadrare dove intervenire”.
“Purtroppo è un problema complesso. Quando si rompe una tubatura, non facciamo altro che individuarla, intervenire e ripararla – l’avvocato Alberto Grandi e presidente di Comodepur – Ben altro cosa è eliminare i cattivi odori nell’aria. Innanzitutto perché definire cosa siano i cattivi odori e misurarne la loro intensità non è affatto semplice. Quindi le proteste dei residenti vanno assolutamente ascoltate ma non possono essere l’unico termine di paragone. Si tratta di un depuratore e inevitabilmente si creano delle difficoltà”, spiega il presidente di Comodepur che si dice disponibile a raccogliere le segnalazioni dei cittadini.