Vertice in Procura oggi per fare il punto sulle indagini per accertare la causa dell’esplosione avvenuta mercoledì scorso alla Ecosfera di Bulgarograsso. Al momento, non ci sono indagati nell’inchiesta, coordinata dal sostituto procuratore Giuseppe Rose, che ipotizza i reati di lesioni colpose e incendio colposo.
Tutta l’area della Ecosfera, ad eccezione degli uffici amministrativi è stata messa sotto sequestro dagli inquirenti. Alle indagini sta lavorando un pool composto dai vigili del fuoco, dai tecnici dell’Arpa, l’Agenzia Regionale per l’Ambiente, dell’Ats Insubria e dai carabinieri. L’inchiesta vuole accertare quale sia stata la causa dell’innesco che ha provocato la violenta esplosione.
Questa mattina, il procuratore di Como Nicola Piacente ha partecipato al vertice con tutte le forze impegnate nell’inchiesta e ha inoltre incontrato i carabinieri del Noa, il nucleo che si occupa in particolare dell’ambiente e dell’ecologia.
Buone le notizie sul fronte dei feriti. E’ confermato il miglioramento delle condizioni anche dell’operaio 47enne che aveva riportato le ustioni più gravi, ricoverato al Niguarda di Milano. Dimessi gli altri operai che erano stati ricoverati.
L’esplosione, alla quale è seguito un incendio, sarebbe stata provocata da un innesco durante un’attività di distillazione dei solventi che gli operai effettuano abitualmente. L’inchiesta ora dovrà far luce sulla causa di quanto accaduto e accertare eventuali responsabilità. Prosegue anche il monitoraggio dell’Arpa per scongiurare eventuali problemi legati alla presenza di inquinanti nell’aria. Al momento, non sono stati rilevati inquinanti o sostanze pericolose.