L’assemblea dei soci del Casinò di Campione d’Italia ha deliberato l’avvio della procedura di licenziamento per 156 dei circa 500 dipendenti. La situazione economica del casinò è drammatica e la Procura di Como ha chiesto il fallimento della casa da gioco. L’udienza in Tribunale è fissata per il 12 marzo.
<Abbiamo la clessidra in mano e dobbiamo presentare un piano di riequilibrio del bilancio entro il 12 marzo prossimo – dice il sindaco dell’enclave Roberto Salmoiraghi – Avviare la procedura di licenziamento era un passo indispensabile. Le decisioni devono essere prese. Ovviamente poi l’auspicio è di riuscire a trovare una strada che ci permetta di evitare gli esuberi, ma il piano di tagli per risparmiare è indispensabile>.
Il casinò dovrebbe trasferire al Comune circa 15 milioni di euro, somma indispensabile per far tornare i conti del municipio. Il 95% del bilancio di Campione d’Italia infatti è legato alle entrate della casa da gioco. Il Comune, esattamente come la casa da gioco, è sull’orlo del tracollo finanziario e ha annunciato un piano di tagli e riduzioni dei costi. Non è escluso che anche nel caso del Comune possa scattare un piano di licenziamenti.
<Spero che si possa arrivare ad un’intesa anche con i rappresentanti sindacali che ci permetta di fare in modo che nessuno perda il posto di lavoro – dice ancora Salmoiraghi – Non possiamo però evitare misure drastiche. Tutti devono partecipare al risanamento economico del paese>.
I rappresentanti sindacali intanto hanno incontrato il prefetto per denunciare il mancato rispetto degli accordi, in particolare legati al pagamento degli stipendi dei dipendenti comunali. Al tavolo convocato oggi è stata raggiunta un’intesa su un piano di rientro che permetta di evitare gli esuberi. L’amministrazione comunale di Campione dovrà presentare una bozza entro il 14 febbraio ed è fissato un incontro per il 19.