È polemica sul logo del Comune di Como alla mostra “Minerali clandestini”, perchè l’amministrazione non aveva concesso il patrocinio. La Diocesi di Como interviene sulla querelle per fare chiarezza e spiegare come mai il logo del Comune di Como sia apparso sulla brochure della rassegna culturale “Minerali clandestini – il vero volto del tuo smartphone”, esposta in città dal 18 al 25 ottobre scorso: “La richiesta di patrocinio era stata presentata dai promotori della mostra con largo anticipo (nella primavera del 2017 per il successivo autunno)”, si legge nella nota.
In uno scambio di email tra l’ufficio Cultura dell’amministrazione comasca e una delle referenti della mostra si legge che inizialmente la richiesta di patrocinio era stata approvata salvo poi revocarla. La Diocesi sottolinea che “quando ormai il materiale era stato stampato (uscito, per una sola volta, anche su “Il Settimanale della Diocesi”, in data 28 settembre) è giunta la nuova comunicazione che informava del fatto che il patrocinio non era stato concesso. Si è provveduto immediatamente a ritirare quanto già divulgato – si legge nel comunicato stampa – gli organizzatori hanno provveduto a oscurare il logo istituzionale e a toglierlo da tutto il materiale che è stato pubblicato, stampato e distribuito in seguito”.
“Sembra dunque quanto mai inopportuno imputare agli organizzatori della mostra un uso improprio dello stemma del Comune di Como senza averne diritto – conclude il comunicato – paventando un’eventuale sanzione, visto che tutta l’operazione è stata condotta attenendosi alle informazioni ricevute”.