“Era ora, giusto”. E ancora: “Dovrebbe essere la norma”.
La notizia del licenziamento della “furbetta del cartellino” in Comune a Como suscita un’ondata di indignazione sul web.
Nel giro di poche ore, l’articolo è stato commentato e condiviso decine di volte. Il tono dei commenti è praticamente unanime: i cittadini approvano l’operato dell’amministrazione pubblica, che ha licenziato in tronco una dipendente applicando la recente normativa introdotta dal governo Renzi.
Secondo quanto accertato, la dipendente tramite una procedura sostitutiva di timbratura dichiarava un orario di ingresso al lavoro diverso da quello effettivo. La segnalazione era scattata nel mese di ottobre dello scorso anno e venerdì, dopo le necessarie verifiche, è scattato il provvedimento disciplinare.
“Ottimo esempio di applicazione della nuova legge sui furbetti del cartellino”, scrive Daniele. “In teoria – aggiunge Laura – dovrebbe essere un provvedimento di normale amministrazione, solamente in Italia fa notizia”. “Smettiamo per favore di chiamarli furbetti – precisa Nicoletta – sono persone disoneste che danneggiano chi lavora onestamente”. “A mio modo di vedere – è il commento di Renzo – questa cosa è equiparabile a un furto”. “Se è vero – aggiunge Gianfranco – hanno fatto bene – tanta gente ha bisogno e voglia di lavorare”. Un’altra utente, Bea, si augura infine che gli stessi controlli vengano estesi in altri uffici pubblici.