Episodi di violenza e aggressioni al pronto soccorso aumentano e l’Asst Lariana chiede aiuto ai Cavalieri dell’Ordine di Malta e all’Associazione Carabinieri. Dal primo febbraio, i volontari presidieranno il reparto di emergenza dell’ospedale Sant’Antonio Abate di Cantù, per garantire una maggiore sicurezza agli operatori e ai pazienti stessi.
Un intervento deciso dai vertici dell’azienda socio sanitaria alla luce delle ripetute aggressioni, verbali ma spesso anche fisiche, agli operatori da parte di pazienti, in alcuni casi anche alterati dall’alcol o dalla droga oppure con problemi psichici.
<Le aggressioni, soprattutto verbali ma anche fisiche sono in aumento ed è necessario arginarle – spiega il direttore del presidio di Cantù Patrizia Figini – E’ stato fatto un incontro in azienda e abbiamo deciso di far intervenire i Cavalieri dell’Ordine di Malta e i carabinieri volontari>.
Dall’inizio di febbraio, cavalieri di Malta e carabinieri volontari saranno una presenza costante all’ospedale di Cantù. <Saranno presenti per molte ore al giorno – dice Patrizia Figini – Valuteranno poi in base alla loro esperienza e a come sarà la situazione eventuali cambiamenti di orari e interventi. Si valuterà alla luce dell’esperienza che faremo>.
Il pronto soccorso intanto è alle prese anche con il sovraffollamento. Per far fronte all’emergenza, legata anche al picco influenzale, sono stati attivati dieci posti letto in più. <Sono stati attivati dieci posti letto in più per subacuti che sono già di fatto tutti occupati e abbiamo liberato spazi in medicina per poter ricoverare i pazienti in attesa al pronto soccorso e garantire un’accoglienza e un’assistenza migliori>.