“Il comportamento di alcuni ultras del Como è stato molto grave. Una volta visionati i filmati, verranno prese pesanti sanzioni. Ma mi auguro che i tifosi, quelli veri, isolino i violenti”.
Sono le parole – parole dure – del prefetto di Como, Bruno Corda, sulla guerriglia urbana di domenica, al termine del derby di calcio Como-Varese.
Il prefetto parte dalla ricostruzione dei fatti. “L’obiettivo di sicurezza era stato raggiunto: le forze di polizia, con un lavoro che merita un plauso, avevano impedito il contatto tra le tifoserie. La partita era terminata. I tifosi del Varese erano già andati via. In quel momento, alcuni supporter del Como hanno deliberatamente aggredito le forze di polizia. Un attacco a freddo. E questo rende la nostra analisi ancora più precisa e puntuale: esiste una fazione del tifo con queste caratteristiche di violenza. Fortunatamente è una parte minoritaria, non possiamo e non dobbiamo criminalizzare la tifoseria del Como. Ma quanto accaduto domenica impone una riflessione alla città”.
Secondo il prefetto di Como la tifoseria sana deve isolare i violenti. “Sicuramente verranno prese sanzioni importanti, una volta riconosciuti gli autori dell’attacco alle forze di polizia. Ma i tifosi, quelli veri, appassionati, genuini, che vanno a vedere la partita per amore dello sport e della squadra, e non per esprimere violenza, devono isolare questi soggetti che, ripeto, nulla hanno a che vedere con la tifoseria sportiva del Como”.