Il Casinò di Campione – unica azienda dell’enclave italiana in Svizzera– è in crisi profonda, e il sindaco del Comune – proprietario della casa da gioco – annuncia un piano di lacrime e sangue.
Lo fa dal Salone delle Feste del casinò, di fronte a tutti i cittadini campionesi, a poche ore dalla richiesta di fallimento per insolvenza avanzata dalla Procura di Como.
Richiesta che, il sindaco, dice di non condividere.
Quindi, il piano di lacrime e sangue. Ai conti del Casinò (500 dipendenti) sono collegate le sorti finanziarie del Comune (100 dipendenti). Dal 2011 al 2016 il Casinò, ha spiegato Salmoiraghi, ha perso ricavi e ha aumentato in modo esponenziale l’indebitamento: nullo nel 2011, 39 milioni di franchi nel 2016. Per sanare la situazione economica di Campione, Salmoiraghi partirà dal Comune: un risparmio di 5, 8 milioni franchi con taglio delle spese, interventi su appalti e una pesante decurtazione degli stipendi dei dipendenti comunali, pari al 20% a partire da febbraio. Tagli in vista anche per il personale del casinò e sulle pensioni erogate.
Poverini,il sindaco ha anche detto che gli abitanti di Campione non potrebbero mai venire a lavorare in Italia perchè guadagnerebbero troppo poco per il loro standard di vita,perchè non aprire una sottoscrizione per aiutarLi?