Si apre una nuova Corte d’Assise a Como. La data è fissata per inizio aprile. Al centro l’omicidio della casa di riposo Don Guanella dove, il 24 settembre 2017 perse la vita Dolores De Bernardi, ospite 91enne della struttura cittadina trovata soffocata da due guanti monouso in lattice blu.
Ad accorgersi dell’accaduto fu una dipendente della struttura. L’autopsia aveva poi confermato il decesso per soffocamento.
Ora, per quella morte violenta, andrà a processo di fronte ai giudici togati e a quelli popolari Antonietta Pellegrini, 79 anni, oggi ai domiciliari ma che all’epoca dei fatti viveva in una stanza ad uso foresteria proprio all’interno della casa di riposo, per poter prestare le cure al marito degente.
Il pm ha chiesto per lei l’immediato e la difesa non ha optato per riti alternativi: l’appuntamento sarà dunque di fronte alla Corte d’Assise in aprile. L’indagata ha sempre negato le accuse, confermando di essere entrata, quel 24 settembre, nella camera della vittima ma di essersi limitata a pulirle la bocca, senza spingere i guanti in lattice nel cavo orale della 91enne poi trovata soffocata.
Contro di lei la Procura ritiene però di aver raccolto più elementi di prova. Le indagini della squadra Mobile di Como, scattate subito dopo il decesso, avevano permesso di recuperare una serie di guanti in lattice in tutto simili a quelli usati per uccidere, nelle disponibilità della compagna di camera della vittima.
Ma proprio questo eccesso di elementi a carico iniziò ad insospettire gli inquirenti che per vederci chiaro posizionarono delle videocamere che immortalarono l’indagata mentre nascondeva i guanti per far ricadere la colpa sulla compagna di camera.