Da una parte l’impennata di casi di influenza e le conseguenti complicanze – in particolare per anziani e bambini – dall’altra il periodo di festa con i relativi disagi per i pazienti spesso alle prese con i sostituti dei propri medici e pediatri di base.
Sempre più spesso capita infatti che il sostituto sia da raggiungere in un altro ambulatorio, con modalità di appuntamento e ricevimento diverse e ancora che lo stesso medico risulti difficile da contattare perché, a sua volta, oltre ai propri pazienti si trova a gestire quelli di un collega.
E’ questa una delle cause che spinge i malati a recarsi al pronto soccorso in questi giorni pur senza una reale situazione di emergenza, creando a catena lunghe attese.
Diverse le segnalazioni di disagi simili che sono arrivate alla nostra redazione. Alcuni telespettatori hanno ribadito la volontà di evitare il pronto soccorso, ma allo stesso tempo hanno registrato più di una difficoltà a mettersi in contatto con i propri medici.
L’invito che viene rivolto ai pazienti è sempre lo stesso: tentare, laddove la sindrome influenzale ha dei sintomi lievi, di gestire la malattia a domicilio, senza recarsi nei reparti d’urgenza degli ospedali con il rischio concreto di dover aspettare ore prima di venir visitati e di intasarlo per i casi più urgenti.
“Non siamo ancora nel picco stagionale dell’influenza, anche se è importante non trascurarne i sintomi – spiega Gianluigi Spata, presidente Ordine dei medici di Como – Il primo consiglio che do ai miei pazienti è quello di non correre immediatamente al Pronto Soccorso, ma solo in caso di urgenze. Occorre interpellare il medico di base o il sostituto, che deve esserci per legge, o la guardia medica nei giorni festivi. Può accadere che arrivino così tante persone e chiamate in ambulatorio da non riuscire a mettersi in contatto in fretta con il dottore – aggiunge il presidente dell’Ordine dei medici di Como – bisogna avere pazienza e riprovare”.
Dello stesso parere anche Elisabetta Profumo, medico segretaria provinciale della Fimp (Federazione italiana medici pediatri) di Como, che sottolinea come il sistema sanitario anche durante i giorni di festa assicura il servizio, perchè anche se il medico manca c’è il sostituto pronto a ricevere i pazienti che hanno bisogno di cure.
“Nei giorni festivi si registra sempre un po’ di caos – spiega la dottoressa -. Una cosa è certa – ribadisce – se manca il medico di base deve esserci il sostituto. Può capitare che alcuni pazienti a volte non lo contattino perché si fidano più di noi dato che li abbiamo seguiti. Il consiglio – chiarisce – è non lasciarsi prendere dal panico e di non recarsi al Pronto Soccorso, salvo nei casi di emergenza. Il sistema sanitario funziona, può essersi creato un po di scompiglio in questo periodo festivo, dato dal fatto che si sono accavallati più giorni festivi, come nel caso del 30 e 31 dicembre e poi del primo gennaio, ma il medico c’è sempre”.