“Tre anni vissuti pericolosamente, con risorse centellinate e forza lavoro via via diminuita”. In vista della fine del 2017, il presidente della Provincia di Como Maria Rita Livio traccia un bilancio del suo percorso alla guida di Villa Saporiti. <Appare chiaro come vi sia la necessità di ripensare all’assetto delle province, non per tornare indietro secondo una logica puramente conservativa, ma per fare delle province un luogo di semplificazione in cui si discute ma si trovano strade per la risoluzione di tematiche territoriali>, dice la presidente dell’ente.
Maria Rita Livio rivendica comunque il lavoro fatto, a partire dal ruolo di stazione appaltante per 75 Comuni convenzionati. <In questo 2017 abbiamo espletato 90 gare, a fronte delle 66 dello scorso anno, per un importo di oltre 46 milioni di euro>.
<Il settore dei Lavori Pubblici – spiega Livio – è stato fortemente impegnato nelle ripetute e impegnative integrazioni progettuali richieste per la variante della Tremezzina, oltre che in una sequela di attività di progettazione e di realizzazione di opere che vedono oggi lavori in corso o in corso di esecuzione tra breve per oltre 9 milioni di euro in diverse località della Provincia per esigenze di sicurezza stradale>.
Tra le opere gestite da Villa Saporiti, la presidente ricorda poi gli interventi urgenti legati agli eventi meteorologici avversi, frane e ondate di maltempo, e anche i lavori sulle scuole, opere per complessivi 3 milioni di euro in diverse zone del territorio provinciale.
Maria Rita Livio tocca poi il capitolo Como Acqua, la società costituita dai comuni che dovrebbe riorganizzare il servizio idrico entro la fine di settembre 2018. <Il lavoro compiuto nel corso dell’anno per accompagnare e favorire il processo di fusione è stato continuo ed attento, e si è sviluppato anche in modo assolutamente coerente con quanto concertato con Regione Lombardia – dice la presidente di Villa Saporiti – Non è, al momento, andato a buon fine, ma non intendiamo desistere dal cercare di raggiungere in tempi stretti quello che consideriamo un obiettivo essenziale, cioè continuare a gestire il servizio in modalità pubblica, anche perché su questo obiettivo i sindaci della nostra provincia si stanno spendendo da anni>.