Le divisioni interne hanno un prezzo alto: la scissione a sinistra costa al Pd tra il 10 e il 15% degli iscritti.
A rivelarlo è il Corriere di Como di oggi, quando mancano ormai pochi giorni alla chiusura del tesseramento e nella sede comasca del Pd si fanno i conti sulle adesioni al partito.
Nei giorni scorsi alcuni articoli pubblicati sulla stampa nazionale parlavano di allarme rosso per la tenuta organizzativa del Pd.
La disaffezione colpisce inesorabile anche i Democratici, i quali non sono certo immuni dalla crisi di partecipazione che negli ultimi anni ha investito in pieno tutti i partiti della sinistra europea.
«Termineremo il tesseramento alla fine dell’anno – dice al Corriere di Como Paolo Panizzolo, responsabile organizzativo del Pd di Como – Credo che alla fine subiremo una flessione attorno al 10-15% di iscritti». In termini assoluti si parla di circa 150 tessere in meno rispetto al 2016, anno in cui avevano aderito al Partito Democratico lariano 1.085 persone. «La situazione è la stessa più o meno in tutti i territori della Lombardia – aggiunge Panizzolo – paghiamo evidentemente la scissione e un anno particolarmente complicato».