Inammissibile il quesito referendario su Acsm-Agam che la lista Rapinese Sindaco avrebbe voluto sottoporre ai cittadini comaschi. La decisione è stata presa ieri sera dalla commissione di esperti del Comune di Como, formata dal segretario comunale Andrea Fiorella, dalla consigliera Alessandra Bonduri della Lega in rappresentanza della maggioranza consiliare, e da Fulvio Anzaldo della stessa lista Rapinese per l’opposizione. La commissione ha valutato l’ammissibilità o meno del testo referendario, “Vuoi vendere o no le azioni che il Comune di Como possiede in Acsm-Agam?”.
Il segretario comunale ha espresso parere contrario al referendum per la genericità del testo presentato e perché la domanda non rientrerebbe nei quesiti di iniziativa popolare. Sempre secondo il parere del segretario comunale il testo così formulato rientrerebbe nelle competenze del referendum consultivo e non propositivo. Fulvio Anzaldo ha spiegato che al momento della presentazione del quesito referendario, il Comune aveva approvato i patti parasociali, che vietano la vendita di azioni del Comune per la durata di un anno, in quanto sono stati presi degli obblighi con terzi. Per il rappresentante dell’opposizione questo non sarebbe contrario alla richiesta di referendum, che potrebbe essere sottoposta alla volontà popolare alla scadenza dell’anno, quando quindi cadrebbero gli obblighi del Comune di Como nei confronti di terzi.
I promotori del referendum sono pronti a fare ricorso al Tar contro la decisione della commissione.