Ricorso al Prefetto per l’annullamento dell’ordinanza e lettera aperta agli agenti della polizia locale in cui vengono invitati a una sorta di obiezione di coscienza. E’ la doppia richiesta partita dall’associazione Civitas, rappresentata dal consigliere comunale nonché ex assessore ai Servizi Sociali, Bruno Magatti. Al centro l’ordinanza anti-accattonaggio firmata nei giorni scorsi dal sindaco di Como.
“Ci troviamo a compiere un atto dovuto perchè riteniamo che tale ordinanza, così come formulata, sia penalizzante per i suoi destinatari” è stato spiegato stamattina durante un incontro con la stampa. “Non vogliamo negare che vi siano alcune situazioni da sanare ma riteniamo che le misure che si possono adottare devono essere completamente diverse” è stato chiarito.
L’associazione ha inoltre scritto agli agenti della polizia locale una lettera aperta invitandoli “ad astenersi da un’applicazione non lungimirante e non rispettosa dei diritti dei poveri”.
Nell’acceso dibattito sull’ordinanza torna a intervenire l’assessore regionale alla Sicurezza, Simona Bordonali e ribadisce che con il provvedimento non vengono meno le misure necessarie per garantire aiuto e supporto a chi è in difficoltà. Parole che arrivano a poche ore di distanza dalla conferenza stampa in cui il primo cittadino ha chiarito che non farà retromarcia sul provvedimento. Un caso quello che comasco che è diventato nazionale dopo l’intervento dei vigili, domenica scorsa, per allontanare i volontari che distribuivano la colazione ai senzatetto.
Sono pienamente d’accordo .
Si e’negato del latte caldo a dei poveracci
Il latte il primo alimento della vita .
Vergogna.
Scommetto che questi tre signori accoglieranno sicuramente un mendicante a casa loro per il pranzo di Natale…
Una città come Como deve dare un tetto a tutti, ma sopratutto a chi gli viene offerto non deve rifiutarlo, altrimenti mi sorge qualche dubbio.Attenzione ai professionisti, agli sfruttati … e ai falsi buonisti.