Nel 2016 i comaschi hanno giocato alle macchinette – slot e videolottery – oltre 110 milioni di euro, spendendo a testa 1.328 euro. Praticamente una tredicesima.
Sono i dati emersi da un’inchiesta nazionale del gruppo Gedi, pubblicata oggi da Repubblica.it.
Un’applicazione interattiva, che permette di analizzare, comune per comune, la spesa degli italiani alle cosiddette “macchinette”, sempre più diffuse in bar e tabaccherie e nei locali specializzati.
Si scopre così che, nel 2016, gli abitanti della città di Como hanno speso 112 milioni di euro, con un importo pro capite di 1.328 euro. L’importo delle giocate è aumentato dello 0,3% rispetto all’anno precedente, nonostante le macchinette – 705 in tutta la città – siano diminuite. In una scala da uno a cinque che misura quanto una città è virtuosa, Como incassa un “uno”, il minimo.
Più virtuosa invece è Cantù. Sarà la proverbiale parsimonia dei brianzoli, ma gli abitanti della città del mobile spendono in slot e videopoker quasi la metà dei comaschi:745 euro all’anno (a Como erano 1.328), per un totale di quasi 30 milioni di euro all’anno.
Sorprendente – in senso negativo – è invece il dato di Olgiate Comasco. Nella cittadina della Bassa Comasca gli abitanti spendono 3.306 euro a testa, più del doppio dei comaschi. I 128 apparecchi installati a Olgiate hanno inghiottito, nel 2016, oltre 38 milioni di euro.