L’accampamento abusivo ospita nelle tende un numero variabile tra 40 e 60 persone, che saranno invitate a lasciare il parcheggio e a trasferirsi nelle strutture messe a disposizione dalla Caritas di Como.
“Un processo di accompagnamento che non è uno sgombero”, sottolinea il prefetto di Como, Bruno Corda: “Stiamo parlando di un processo che parte oggi perché oggi sono a disposizione le tende predisposte dalla Caritas all’interno – spiega Corda – Il tipo di processo non è uno sgombero ma un accompagnamento, naturalmente più rapido possibile. Un processo che richiede il convincimento dei migranti e che sarà sicuramente pressante, perché il nostro interesse è quello di procedere quanto più rapidamente possibile alla liberazione di quell’area che deve essere utilizzata per altri scopi, in quanto rappresenta un punto di accesso delle uscite di sicurezza dell’autosilo Valmulini “.
A gestire le operazioni di accompagnamento è il servizio Porta Aperta, gestito dalla Fondazione Caritas Solidarietà e Servizio Onlus.
“Questa mattina sono iniziati i dialoghi con i migranti dell’autosilo Valmulini. Attraverso il passaparola facciamo in modo di aiutarli, come accaduto lo scorso anno – spiega Roberto Bernasconi, direttore della Caritas di Como -Attualmente tra migranti e senzatetto possiamo ospitare 200 persone. Nella tendopoli del chiostro abbiamo quaranta posti”.