16 anni è la richiesta di condanna del pubblico ministero avanzata oggi in tribunale a Como – durante il processo con rito abbreviato – nei confronti del marocchino 29enne, Norddine El Amari, accusato dell’omicidio di un connazionale di tre anni più giovane, Youness Zarhnoun, ferito a morte ad Asso lo scorso 7 marzo durante una lite avvenuta in località Gemù. Dall’altra parte la difesa, legale Massimo Guarisco, ha chiesto l’assoluzione per legittima difesa o in subordine la derubricazione in omicidio preterintenzionale. La sentenza è attesa per il prossimo 12 dicembre.
La vittima era deceduta per le ferite rimediate dopo una colluttazione. Il giovane era stato prima colpito con un coccio di vetro alla tempia. In un secondo momento, dopo che alcuni amici erano intervenuti a dividere i due contendenti, era arrivato un fendente all’altezza della spalla che è risultato fatale.
Il presunto responsabile era poi fuggito poi nei boschi del Triangolo lariano, aveva chiamato un amico chiedendogli di venirlo a prendere con l’intento, secondo l’accusa, di fuggire all’estero. I carabinieri tuttavia erano arrivati prima e lo avevano arrestato.
Il reale movente del delitto non è mai stato appurato. Di certo quella sera in una casa di Asso si è ritrovato un gruppo, composto da italiani e marocchini. Il litigio è avvenuto proprio tra le mura domestiche tra persone che avevano esagerato con alcol e droghe, probabilmente è stato innescato da un motivo banale, poi è degenerato.