Accusato di aver diffuso e in alcuni casi anche venduto informazioni riservate, ricavate dalle banche dati delle forze dell’ordine, un ex poliziotto comasco è stato condannato oggi a 3 anni e sei mesi di reclusione per corruzione. I legali difensori presenteranno ricorso contro la decisione del Tribunale di Como.
L’ex agente di polizia Cosimo Bersano, 56 anni, secondo quanto ricostruito dall’accusa avrebbe venduto a un’agenzia di recupero crediti informazioni coperte dal segreto, ad esempio dati Inps, accertamenti sulle targhe o altre informazioni personali riservate e sensibili. Il comportamento illecito sarebbe proseguito dal 2011 al 2014, quando era poi scattata l’indagine.
Durante il processo, l’ex poliziotto ha di fatto ammesso di aver rivelato alcune informazioni ricavate dalle banche dati delle forze dell’ordine, ma di averlo fatto solo in amicizia e non a scopo di lucro, negando di aver incassato soldi per le informazioni fornite.
Il pubblico ministero Massimo Astori aveva chiesto una condanna a 4 anni per corruzione per l’ex agente. Oggi in Tribunale la prima sentenza, con la condanna a 3 anni e 6 mesi, oltre all’interdizione perpetua dai pubblici uffici.
<Non c’è alcuna prova di responsabilità per il reato di corruzione – è il primo commento di uno dei legali difensori di Bersano, Ernesto Lanni – Lo abbiamo dimostrato in modo fondato. Non appena saranno depositate le motivazioni della sentenza presenteremo ricorso>.