Il Vaticano riapre il dossier sulle violenze sessuali nel preseminario San Pio X di Roma e il vescovo di Como monsignor Oscar Cantoni allontana temporaneamente dalla sua comunità il sacerdote della diocesi coinvolto nella vicenda. Un doppio colpo di scena nella vicenda portata alla luce dal giornalista Gianluca Nuzzi in un libro sui misteri della Santa Sede e dalla trasmissione televisiva di Italia1 Le Iene.
La sala stampa del Vaticano ha diffuso un comunicato che annuncia la riapertura dell’inchiesta <in considerazione di nuovi elementi recentemente emersi>.
Nel collegio situato a palazzo San Carlo, dove alloggiano i cosiddetti chierichetti del Papa, negli ultimi anni si sarebbero verificati rapporti omosessuali tra i ragazzi ospiti, alcuni dei quali sarebbero stati vittime di violenze. <A seguito di alcune segnalazioni, a partire dal 2013 furono compiute indagini sia da parte dei superiori del preseminario sia da parte del vescovo di Como, atteso che la comunità degli educatori appartiene alla sua diocesi – scrive la sala stampa del Vaticano – I fatti denunciati, che risalivano ad anni precedenti e avrebbero coinvolto alunni coetanei tra loro, non trovarono adeguata conferma>.
La diocesi di Como ribadisce che nel suo fascicolo d’inchiesta, trasmesso a Roma, non vi fosse nulla di rilevante. Alla luce della riapertura delle indagini disposta da Papa Francesco però, il sacerdote coinvolto nella vicenda è stato allontanato dalla sua comunità in Valtellina e inviato agli esercizi spirituali.
Il Settimanale della curia di Como pubblica un intervento del vescovo. Monsignor Cantoni esprime <paterna solidarietà verso tutti gli interessati al caso> e paventa il rischio di un processo mediatico e di una <caccia all’untore>. Notizie come questa, aggiunge <non facciano dimenticare l’impegno e la dedizione generosa, responsabile e pienamente oblativa che la Chiesa mette a servizio di tutti, compresi i ragazzi e i giovani>.