Un condono, uno scudo fiscale per gli ex frontalieri e per gli italiani che hanno lavorato all’estero trasferendo la residenza. La misura è contenuta nel decreto legge fiscale collegato alla Legge di Bilancio: tramite questo strumento, ex frontalieri ed ex residenti all’estero iscritti all’Aire o che hanno prestato opera all’estero, potranno regolarizzare i depositi pagando il 3% della giacenza alla fine del 2016.
E’ stato definito un mini-scudo fiscale, un forfait su imposte sanzioni e interessi. L’emendamento che istituisce questo strumento è stato presentato da un senatore del Partito Democratico, Claudio Micheloni, eletto in Svizzera. Ex frontalieri e lavoratori italiani che avevano spostato la residenza all’estero potranno sanare depositi su conto correnti e libretti di risparmio ( compresi gli introiti della vendita degli immobili) versando un importo forfettario del 3%.
Per poter aderire, si dovrà presentare una domanda di regolarizzazione dei capitali detenuti all’estero da ex lavoratori italiani fino al 31 luglio 2018, e poi versare il 3% entro il 30 settembre 2018 in un’unica soluzione o in tre rate mensili consecutive. Va precisato che non potranno essere regolarizzate con questo canale (e con questa aliquota) le somme già oggetto di voluntary disclosure.