Una battaglia all’ultimo punto. La Pallacanestro Cantù si arrende ai campioni d’Italia solo dopo un tempo supplementare: al Paladesio Venezia vince di un punto, il tabellone finale segna 93-92 per gli avversari. Il grande merito dei biancoblu è di non essersi arresi.
La prima frazione si è chiusa con gli ospiti in netto vantaggio sul 13-30. Il secondo quarto segna il recupero, squadre negli spogliatoi sul 43-45. La terza frazione vede di nuovo avanti Venezia 66-70. Al 40’ formazioni sull’84 pari, si rende quindi necessario l’overtime. Gli uomini di coach Sodini non mollano, il palazzetto è rovente. Si chiude – come detto – sul 93-92.
«Un dato di fatto è che purtroppo abbiamo regalato il primo quarto, cosa che non potevamo permetterci di fare anche perché di fronte a noi c’era la squadra campione d’Italia – ha detto nel finale coach Marco Sodini – dal punto di vista tecnico, Venezia ci ha costretto a giocare una partita che non volevamo giocare: loro sono stati bravissimi a chiuderci con aggressività tutte le linee di passaggio, alternando la difesa a uomo e quella a zona».
«Personalmente sono molto arrabbiato per la sconfitta – aggiunge il tecnico – ma allo stesso tempo sono orgoglioso di questi ragazzi, ai quali ho fatto i miei complimenti negli spogliatoi per la prestazione e per come siamo riusciti a reagire dopo lo svantaggio di 17 punti. Dal punto di vista emotivo siamo stati uguali a loro, mentre dal punto di vista tecnico dobbiamo lavorare ancora tanto per arrivare al livello di Venezia. Alla mia squadra bisogna comunque fare un doppio applauso – ha concluso Sodini – perché sta lottando con le unghie e con i denti, nonostante tutto quello che ci circonda».
Prossima sfida in calendario la trasferta contro Torino.