Assoluzione per gli imputati e restituzione immediata del lido al Comune di Argegno. Lo ha stabilito una sentenza pronunciata questa mattina in Tribunale a Como nell’ambito del procedimento per i presunti abusi edilizi nei lavori di rifacimento della struttura, che era stata danneggiata da un incendio. Per l’accusa, i lavori sarebbero andati oltre il consentito, stravolgendo l’area e non semplicemente riqualificandola.
Il lido, dopo l’intervento della procura, l’apertura dell’inchiesta e i sopralluoghi del corpo forestale era stato sequestrato ed era rimasto bloccato per oltre un anno.
Sul banco degli imputati era finito tra gli altri Francesco Dotti, ex sindaco del paese e attuale consigliere regionale di Fratelli d’Italia. Per lui, l’accusa aveva chiesto dieci mesi. Dotti è stato invece assolto perché il fatto non sussiste e per non aver commesso il fatto. Dopo la lettura della sentenza, ecco il primo commento del suo legale difensore Giuseppe Sassi: <Ci sono voluti anni di indagine per dimostrare quello che abbiamo sostenuto fin dall’inizio, cioè che tutte le norme di natura urbanistica, paesaggistica e di sicurezza erano state rispettate>.
<Ho e abbiamo confidato nella giustizia sin dal 2013, anno in cui questa vicenda d’interesse pubblico si era aperta – ha commentato Dotti dopo la sentenza – Ero sicuro che la verità alla fine sarebbe venuta a galla. Certo, non è mancato qualche momento di sconforto. Colgo l’occasione di questa assoluzione per ribadire che l’unico fine era l’interesse pubblico e il bene della gente. Ne usciamo a testa alta, anzi altissima, onesti e puliti. Finalmente l’amministrazione, Argegno e tutti i paesi limitrofi torneranno ad usufruire pienamente del Lido, una location unica per il nostro lago>.
Assoluzione anche per Silvio Lizzeri, progettista e direttore dei lavori, per il quale l’accusa aveva chiesto dieci mesi per abuso edilizio, e per gli altri imputati per i quali già la stessa pubblica accusa aveva chiesto l’assoluzione, Giacomo Del Fante, legale rappresentante della società esecutrice dei lavori Edil Strade, Davide Bordoli e Corinna Albini, amministratori della Centre Point, altra società esecutrice dei lavori. La posizione di un ulteriore indagato era già stata archiviata