Medici di medicina generale, pediatri e operatori dell’Asst Lariana sono impegnati da oggi nella campagna vaccinale contro l’influenza. Domani mattina, dalle 10.30 alle 12 è in programma il primo ambulatorio in città, nella sede dell’ex ospedale in via Napoleona. L’accesso è libero per le persone che rientrano nelle categorie a rischio, ai quali l’antinfluenzale è offerto gratuitamente. Non è richiesta la prenotazione.
Gli over 65 dovrebbero rivolgersi in via prioritaria al proprio medico di famiglia, mentre gli ambulatori dell’Asst Lariana sono dedicati in particolare alle persone a rischio, ai pazienti con patologie croniche o altre condizioni di fragilità ma anche agli operatori sanitari, alle forze dell’ordine, ai vigili del fuoco, ai professionisti che sono in contatto con gli animali. Per i comaschi che rientrano in queste categorie sono a disposizione circa 63mila dosi di vaccino contro l’influenza.
Il calendario completo con gli orari e le sedi degli ambulatori vaccinali è disponibile sui siti dell’Asst Lariana e dell’’Ats Insubria. In occasione della campagna antinfluenzale, per la prima volta quest’anno, ai nati nel 1952 viene offerto gratuitamente anche il vaccino anti-pneumococcico, una protezione contro gravi patologie soprattutto respiratorie.
In tema di vaccini intanto, sono giorni caldi anche sul fronte delle iniezioni obbligatorie per l’iscrizione a scuola dei bambini. I termini per presentare la documentazione sono scaduti a fine ottobre, ma visto il numero elevato di prenotazioni e richieste di appuntamenti e certificati l’Asst Lariana ha prorogato fino al 17 novembre l’attività degli sportelli vaccinali aggiuntivi.
Entro venerdì 10 intanto, tutte le scuole dovrebbero comunicare all’Ats di riferimento gli elenchi degli alunni, indicando quelli che non risultano in regola con le vaccinazioni e i documenti. Scatterà quindi una fase di verifica, per accertare che chi ha preso l’appuntamento per effettuare i vaccini proceda effettivamente. Saranno invece contattate le famiglie che non risultano in regola con la legge. Sono previste sanzioni fino a 500 euro.