Cresce il numero di frontalieri nel vicino Canton Ticino. Nonostante un clima politico sempre rovente i numeri diffusi oggi dall’ufficio federale di statistica parlano chiaro. Rispetto al terzo trimestre – quindi luglio, agosto, settembre – dello scorso anno la crescita è stata del 4,9%. Il dato complessivo parla di un totale di 65.184 lavoratori che arrivano dall’estero. In tutta la Svizzera la variazione è più contenuta e segna il 2,8% in più rispetto allo stesso periodo del 2016. Globalmente si tratta di 317.051 persone (più uomini che donne anche se in un anno la crescita è stata identica tra i due sessi).
E’ nel cantone più a ridosso del confine con Como, come detto, seguito dal canton Grigioni che si è verificato l’aumento più consistente nell’arco dei 12 mesi, mentre nel confronto con il trimestre precedente del 2017 quindi con il periodo aprile-giugno si nota una leggera flessione quantificabile nello 0,3%.
In tutta la Svizzera la Francia resta il Paese più rappresentato con 171.835 lavoratori (+2,3% in un anno). Al secondo posto gli italiani (72.983, che fanno segnare l’aumento più alto, +5% in 12 mesi), seguono i tedeschi e gli austriaci.
A fare da traino il terziario. Rispetto al terzo trimestre del 2016, l’incremento in questo settore è risultato del 4,2%. Stessa tendenza anche a livello ticinese dove nel terziario sono impiegati oltre 41mila frontalieri, il 7% in più in un anno.