Accusato di aver svuotato un caveau in Svizzera, un 61enne di origini campane ma residente nel Comasco è stato arrestato ieri all’alba dalla polizia a Vicenza. Aveva trascorso la notte nel capoluogo berico, forse voleva fuggire all’estero. L’uomo, già noto alle forze dell’ordine, lavorava da anni a Lugano come dipendente di un ufficio cambi: nel week-end, secondo l’accusa, avrebbe svuotato completamente tre cassette di sicurezza, rubando soldi, documenti e preziosi, ma anche altri oggetti. A tradirlo è stato uno dei quattro cellulari, intercettato a Vicenza. La squadra mobile della polizia ha individuato la sua Mercedes in zona ospedale. Quando l’uomo è sceso in strada per salire in auto, è stato bloccato. Durante la perquisizione è stato trovato in possesso di 10 mila euro in contanti e un orologio d’oro di valore. Il fermo non è scattato per furto (commesso in un altro Stato) ma per possesso di oggetti atti ad offendere: nell’auto sono stati trovati un piede di porco, oltre ad un cacciavite e a uno scalpellino, usati probabilmente per aprire le cassette di sicurezze. E’ stato portato in carcere a Vicenza e nei prossimi giorni sarà interrogato dai giudici svizzeri.