Sconfitta con onore, dopo una partita combattuta. La Red October Cantù perde al “PalaDelMauro” di Avellino: i biancoblu mancano il primo successo stagionale fuori casa.
Campionato di serie A, quinta giornata, anticipo di sabato sera. Nel primo quarto i padroni partono bene ma poi Cantù riesce a riallinearsi e a sorpassare: la frazione si chiude in equilibrio, 20 a 20, e alla ripartenza si invertono i ruoli con Cantù che parte in quinta e piazza un parziale di 5 a 0. Uno scatto che provoca una reazione violenta dei padroni di casa, che infilano un controparziale di 14 a 0 e alla fine del primo tempo gli irpini sono avanti di dieci punti.
Cantù rientra dagli spogliatoi dopo la pausa lunga con tutt’altro piglio, rifilando alla Sidigas un parziale di 7 a 0. Avellino, però, non molla: Fitipaldo segna una tripla allo scadere dei ventiquattro secondi, scaldando ulteriormente la curva di casa, che spinge gli irpini sul finire del terzo quarto: Avellino 64 Cantù 57, distacco misurato grazie alla tripla di Chappel.
Nella quarta frazione Cantù perde energia e brillantezza, specialmente nella metà campo difensiva dove Avellino colpisce agevolmente. La Red October rincorre ma nel finale i padroni di casa archiviano definitivamente la pratica. Finisce 86 a 71 per la Sidigas.
Il coach di Cantù, Marco Sodini, dopo aver ammesso la superiorità di Avellino, riconosce comunque qualche merito ai suoi . «Non abbiamo mai mollato – afferma il coach toscano – nonostante abbiamo fatto grandissima fatica ad eseguire in attacco, per merito di Avellino ma anche per demeriti nostri. Dobbiamo comunque migliorare nelle spaziature, non ideali di fronte ad una difesa organizzata come quella della Sidigas. Troppi tiri forzati e la nostra percentuale da tre ne ha risentito, nonostante le nostre ottime individualità. Sicuramente, però, abbiamo allungato il tempo in cui siamo riusciti a competere e lo abbiamo fatto contro una squadra di buon livello, oltretutto fuori casa. Dobbiamo migliore la nostra pericolosità interna e dobbiamo essere più bravi a togliere dei break decisivi agli avversari. Siamo un gruppo nuovo, sarebbe stato superbo pensare di andare ad Avellino per vincere. Tutti hanno lottato – conclude coach Sodini – e ringrazio i nostri tifosi per averci applaudito e supportato nonostante il lungo viaggio»