L’incontro si è svolto mercoledì a Palazzo Cernezzi. Attorno al tavolo il sindaco di Como, Mario Landriscina, i rettori dell’Università degli Studi dell’Insubria (Alberto Coen Porisini) e del Politecnico di Milano (Ferruccio Resta), i presidenti della Camera di Commercio di Como Ambrogio Taborelli e della Fondazione Alessandro Volta Mauro Frangi e il presidente della Commissione consiliare Cultura del Comune di Como Franco Brenna. L’obiettivo era quello di definire un percorso congiunto che riguarda il futuro dei due poli universitari all’interno dell’offerta formativa territoriale.
L’Insubria negli ultimi anni ha rafforzato la presenza a Como, sia in termini di corsi sia in termini di strutture. L’ateneo comasco e varesino oggi in città ha un polo giuridico-umanistico (che gravita attorno a Sant’Abbondio) e uno scientifico (in via Valleggio). Nelle scorse settimane si è invece discusso del futuro del Politecnico a Como, soprattutto alla luce dell’abbandono – per ora – del progetto del campus universitario in città.
“Per quanto riguarda il Politecnico – spiega il Comune, in una nota stampa – è stata presentata una potenziale offerta formativa additiva rispetto all’attuale, che richiede al territorio un investimento costante nel tempo, per garantire attrattività e competitività”.
“Sono soddisfatto della disponibilità degli interlocutori – è il commento di Landriscina – che si sono resi disponibili a realizzare un “sistema cultura” in funzione di un “sistema territorio”. Grazie a queste sinergie si sta profilando uno sviluppo in ambiti particolarmente rilevanti per la città e il territorio, che grazie all’alto livello dell’offerta formativa inciderà sensibilmente in particolare nel settore imprenditoriale con la relativa ricaduta positiva nel settore dell’occupazione”.