Due fusioni su tre bocciate dai cittadini. In nove paesi della provincia di Como, ieri i residenti erano chiamati a pronunciarsi anche su un progetto di unione dei municipi. Solo in un caso però, quello della Valle Intelvi, la proposta ha ottenuto il via libera degli abitanti.
Colpita e affondata la fusione in riva al Lario tra Cernobbio, Moltrasio e Carate Urio, comuni in cui il “no” è prevalso nettamente. Bocciata anche quella nell’Olgiatese tra Rodero, Valmorea e Albiolo. L’unico accorpamento che ieri ha riscosso il gradimento della maggior parte dei cittadini è quello che interessava una porzione della Valle Intelvi, tra i Comuni di San Fedele, Castiglione e Casasco, paesi che ora verranno unificati sotto l’insegna di “Centro Valle Intelvi”, nome scelto dai votanti per indicare la nuova entità amministrativa.
I dati. A Cernobbio ha votato meno della metà degli aventi diritto e i “no” sono stati il 64,9%. Il progetto di fusione è stato bocciato anche a Moltrasio e Carate Urio. «Il risultato è chiaro e inequivocabile, in tutti e tre i comuni, con percentuali simili – commenta il sindaco di Cernobbio, Paolo Furgoni – Prendo atto con serenità della scelta dei cittadini. Credo che sia stata una scelta fatta a prescindere dagli elementi sottoposti alla riflessione degli elettori. Resto dell’idea che sia però un’occasione persa e continuo a pensare che la fusione sia il futuro e che prima o poi ci arriveremo».
Questi invece i risultati nei tre Comuni della Valle Intelvi: a Castiglione ha votato il 61,22%, con il 62% di sì. A Casasco l’affluenza è stata del 45 con il 60% di pareri favorevoli e a San Fedele, con o0ltre la metà dei votanti l’82% ha detto sì. Gli elettori dei tre comuni intelvesi hanno dunque approvato la fusione dei loro territori e come nuovo nome hanno scelto “Centro Valle Intelvi”.
Per il terzo progetto, bocciato, decisivo il “no” pronunciato dalla maggior parte dei votanti di Albiolo, che ha affossato l’intero progetto, che negli altri due comuni era invece passato di misura, ottenendo per esempio a Valmorea 711 “sì” contro 651 “no”, con un’affluenza del 57,9%.