Venti richieste di trasferimento bloccate e tre autorizzate dall’inizio del mese di ottobre. Personale sanitario in fuga dal Sant’Anna e azienda costretta a respingere le domande di mobilità per evitare di trovarsi in emergenza con l’organico.
Solo nelle ultime due settimane, i vertici dell’Asst Lariana hanno detto no a ben venti tra tecnici, infermieri e radiologi che volevano spostarsi in altre strutture ospedaliere. In molti casi, le richieste erano per posti al sud Italia, in particolare a Benevento, Salerno e Sassari.
Per lo spostamento o anche solo per partecipare alle procedure di mobilità, gli operatori sanitari devono avere il nullaosta dell’azienda di Como. L’Asst lariana, in particolare per il personale assunto a tempo indeterminato da meno di cinque anni, ha la possibilità di vietare il trasferimento. Recentemente, il problema si era già presentato con i ginecologi, blindati dal Sant’Anna per evitare di sguarnire il reparto e dover ridurre il servizio.
Nelle ultime due settimane, i vertici dell’Asst Lariana hanno dovuto fare i conti con una nuova ondata di richieste di operatori che vorrebbero lasciare il Sant’Anna. Domande in gran parte respinte al mittente. Solo in tre casi, due cardiologi e un operatore socio-sanitario, i dirigenti dell’azienda di Como hanno concesso il trasferimento. I due medici andranno dunque a Garbagnate Milanese, mentre l’oss si sposterà a Trapani. Gli altri venti dipendenti che avrebbero voluto spostarsi, almeno per il momento rimarranno nelle strutture che fanno capo all’ex azienda ospedaliera Sant’Anna.
“In questo momento siamo alle prese con un aumento dei servizi offerti e delle richieste, oltre che di un picco di accessi al pronto soccorso e non possiamo sguarnire i reparti – fanno sapere dall’Asst Lariana – Questo per tutelare i pazienti chi si rivolgono ai nostri ospedali e che devono poter contare sulla migliore assistenza”.
“Bisogna inoltre tenere in considerazione i tempi tecnici di riassunzione, che sono troppo lunghi. In futuro con gradualità potremo fare valutazioni diverse”, conclude l’azienda.
Le richieste o si accettano a tutti o a nessuno! Come a me che mi hanno fatto perdere una mobilità e mi hanno rifiutato un’aspettativa per un tempo determinato quando fino a un mese prima l’avevano concessa ai miei colleghi e vengo dal centro neanche dal sud italia. Da quel che sento è l’unica azienda che si comporta in questo modo…la legge però dovrebbe essere uguale per tutti!