Politici e amministratori di almeno tre generazioni, letterati, sportivi e tanti semplici cittadini hanno partecipato stamattina a Montesolaro ai funerali di Antonio Spallino, sindaco di Como per quindici anni e olimpionico di scherma, scomparso nella notte tra mercoledì e giovedì all’età di 92 anni.
Una figura che ha profondamente segnato, in positivo, la storia della città di Como. Ex avversari politici ne hanno ricordato l’estrema correttezza e lealtà. I figli hanno restituito l’immagine di un padre poliedrico, un esempio da seguire nella forma e nella sostanza. Il Panathlon ne ha ricordato il grande valore sportivo. Il parroco ha aggiunto come Spallino fosse, oltre a tutto ciò, anche un “nonno tenerissimo”. E in chiusura dei funerali, come a ricordare l’esempio lasciato dall’ex sindaco, ha invitato la comunità ad “avere coraggio”, di fronte alla dilagante violenza dei clan mafiosi in Brianza. “La messa alla quale partecipava l’avvocato Spallino era celebrata in latino, e terminava con “Ite missa est”, ossia “Comincia la missione”. I giornali, oggi, scrivono della scomparsa di Antonio Spallino ma scrivono anche dei clan violenti di ‘ndranghta. Ecco, questa messa finisce, ma comincia la missione di avere coraggio”.
Nel servizio di Etg di stasera le testimonianze e i momenti più significativi della cerimonia